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La differenza tra donazione indiretta e simulazione

Differenza tra donazione indiretta e simulazione

Si ha l’ipotesi della donazione indiretta quando mediante un atto di liberalità si raggiunge il fine ultimo della donazione ma attraverso un negozio giuridico diverso.

A titolo esemplificativo si ha questa ipotesi nel caso di pagamento di un debito altrui.

Si ha, invece, simulazione quando le parti, i comune accordo, pongono in essere deliberatamente dichiarazioni o comportamenti difformi dalla reale volontà.

Ma qual è la differenza tra donazione indiretta e simulazione?

In soccorso è intervenuta la Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 1986 del 2 febbraio 2016.

In particolare i Giudici di Piazza Cavour hanno stabilito che “nel caso di acquisto di un immobile da parte di un soggetto, con denaro fornito da un terzo per spirito di liberalità, si configura una donazione indiretta, che si differenzia dalla simulazione giacché l’attribuzione gratuita viene attuata, quale effetto indiretto, con il negozio oneroso che corrisponde alla reale intenzione delle parti ed alla quale, pertanto, non si applicano i limiti alla prova testimoniale – in materia di contratti e simulazione – che valgono, invece, per il negozio tipico utilizzato allo scopo” (Cassazione civile, sez. II, sentenza n. 1986 del 2 febbraio 2016).