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Stralcio divisionale
Si ha stralcio divisionale quando, nell’ambito dei beni beni in comunione, i comunisti assegnano alcuni beni ad uno o a più condividenti determinando lo scioglimento della comunione relativamente al o ai condividenti stralciati mentre gli altri restano in comunione sui beni residui con accrescimento della quota a ciascuno spettante per effetto della fuoriuscita comunista apporzionato[1].
Trattasi, dunque, di un accordo solo du determinati beni della comunione.
È necessario che vi siano almeno tre comunisti per procedere allo stralcio divisionale.
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[1] Messina, Lo stralcio di quota: modalità redazionali e di trascrizione, 2014.
