Richiedi ora la migliore consulenza
Gli autovelox devono essere sottoposti a verifiche periodiche
La Corte di Cassazione, Sez. II, attraverso l’ordinanza n. 19732 del 18 luglio 2024, ha sancito, ancora una volta, l’obbligo della sottoposizione a verifiche periodiche di funzionalità e taratura per le apparecchiature di misurazione della velocità, ossia gli autovelox.
Tale pronuncia fa seguito alla declaratoria di illegittimità costituzionale dell’art. 45, comma 6, del D.Lgs. n. 285 del 1992 (Corte Cost. n. 113/2015), che impone tali verifiche per garantire l’affidabilità dei dispositivi.
In particolare, in caso di contestazioni sull’affidabilità degli apparecchi, i Giudici sono tenuti a verificare se le verifiche siano state eseguite. Non è sufficiente che l’apparecchiatura sia omologata; è necessaria la prova della taratura periodica, che deve essere fornita dall’amministrazione che ha emesso la contestazione. Questa prova non può essere sostituita da altri mezzi se non dalle certificazioni di omologazione e conformità.
I Giudici della Suprema Corte hanno chiarito che il verbale di contravvenzione non costituisce prova sufficiente del corretto funzionamento dell’apparecchio, in quanto non ha fede privilegiata sulla percezione sensoriale degli agenti al momento della rilevazione della velocità. Tale decisione rafforza la tutela dei diritti degli automobilisti, garantendo che le multe siano basate su rilevazioni accurate e verificate.
Dunque, alla luce della suddetta pronuncia è possibile affermare che per una corretta elevazione di un verbale di contravvenzione, gli autovelox devono essere sottoposti a verifiche periodiche