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La divisione giudiziale

La divisione giudiziale

La divisione giudiziale è uno strumento attraverso cui avviene lo scioglimento della comunione ereditaria all’esito di un procedimento civile (volontaria giurisdizione) incardinato da uno o più soggetti, una volta accertata l’impossibilità di raggiungere un accordo sulla divisione.

Trattasi, dunque, di una causa civile ordinaria, che può essere azionata quando i coeredi non concordano sul fatto di dividere i beni di cui sono comproprietari oppure non concordano sulle modalità per attuare la divisione.

La disciplina dell’istituto presenta numerosi punti di contatto con la divisione negoziale.

Fasi della divisione giudiziale

Il procedimento di divisione giudiziale si svolge attraverso le seguenti fasi:

1. in prima battuta, deve procedersi alla formazione della massa ereditaria previa collazione qualora ne ricorrano i presupposti; 

2. successivamente deve compiersi la stima dei beni, secondo il valore venale dei singoli oggetti al tempo della divisione;

3. eseguita la stima dei beni viene formato il progetto di divisione formando tante porzioni quanti sono gli eredi o le stirpi in proporzione delle loro quote. Tali porzioni devono essere formate comprendendo una quantità di mobili, immobili, crediti, di eguale natura e qualità, in proporzione dell’entità di ciascuna quota;

4. in ultimo, a ciascun erede verrà attribuita la porzione formata.

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Cfr. A. Geraci, compendio di diritto civile, nel diritto editore, 2021.