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Messa in comunione di masse plurime: effetti traslativi e non dichiarativi
Il negozio di messa in comunione, successiva divisione e conguaglio di beni immobili, non è qualificabile quale atto dichiarativo, ma rientra nella fattispecie degli atti traslativi, con applicazione delle relative imposte.
Ciò in quanto la messa in comunione è in fatto e in diritto un trasferimento della proprietà, ancorché di quote, pervenendo ad una proprietà di quote indivise ed uguali. Ne consegue che l’atto, ancorché unico, contiene più negozi giuridici con relativa tassazione.
A stabilirlo è stata la Commissione Tributaria provinciale Brescia, Sezione 1, attraverso la Sentenza numero 309 del 14 maggio 2019.